lunedì 16 luglio 2012

Conga e analogie italiane

Mentre saliamo lungo la vallata che ci porterà a Cajamarca cominciamo a incontrare scritte sull'asfalto, poster sui muri delle case di opposizione a qualcosa che si chiama Conga. Dai mezzi di stampa apprendiamo che ci sono stati scontri in questa zona tra manifestanti e l'esercito con un bilancio di 5 morti e diversi feriti. Cominciamo a parlare con persone che ci dicono che quello che sta succedendo deve essere conosciuto al di fuori del Peru. "Raccontatelo in Italia" ci viene chiesto. Quanto più ci addentriamo nella conoscenza del problema tanto più vengono alla mente analogie italiane... La storia è questa.. Conga è un progetto minerario che mira all'estrazione soprattutto di oro in una zona ricchissima di lagune e di falde acquifere. La popolazione è fermamente contraria. Esiste già la miniera di Yanacocha che ha continuamente disatteso le promesse di mantenimento dell'ecosistema. A questa se ne vorrebbe aggiungere un'altra. In campagna elettorale venne da queste parti il signor Ollanta Humala che poi ha vinto le elezioni. Nel suo programma trasmesso alla popolazione locale c'era la ridiscussione degli accordi di sfruttamento del territorio presi con imprese straniere. Una volta vinte le elezioni la posizione cambia e la popolazioe si sente tradita. Veronica ci racconta con ingenua amarezza di quanto avessero creduto del progetto di Ollanta e di quanto poi si siano dovuti ricredere una volta che la politica si è messa al lavoro dopo aver ottenuto il consenso popolare. Si dice che il contratto ormai firmato nel caso non venisse rispettato porterebbe a pesantissime penali che il Paese non vuole pagare. Non si fa più vedere da queste parti e manda 2 preti come intermediari con la popolazione che li rispedisce al mittente. L'estrazione dell'oro porterebbe all'inquinamento delle fonti di acqua con metalli tra cui mercurio, cadmio, rame. La zona di Conga fa da bacino per Cajamarca, Celendin e Bambamarca che sono incastonate in una natura rigogliosa. La strada che percorriamo è piena di campi coltivati che la gente lavora duramente. Quello che chiedono è "Acqua non oro". Ci risiamo di nuovo con il diritto all'acqua. Il governo risponde con la mano forte ma se ne tira fuori. "Non è stato l'esercito ad uccidere" sostengono fonti governative. 5 corpi dopo l'autopsia presentano proiettili che ne hanno causato la morte. Una signora ci dice che gli agenti di sicurezza della miniera, di proprietà statunitense, sono armati e si confondono con l'esercito e potrebbero essere stati loro, naturalmente con adeguata copertura. 
Lo scontro tra la popolazione e il Governo mi porta immediatamente a fare il parallelo con il TAV. La difesa della valle, della sua integrità e delle sue fonti, contrapposta ad interessi economici esterni che non hanno alcun interesse a preservare il sistema in cui intervengono... Ora siamo a Cajamarca, le acque si sono calmate nonostante la regione sia tuttora in stato di emergenza. Domani procederemo in direzione di Celendin. In questi giorni abbiamo anche conosciuto Attilio, un italiano che ha un progetto a Trujillo diretto a un migliaio di bambini e che descriveremo bene nella sezione INCONTRI sul nostro sito in cui raccoglieremo il lavoro delle diverse ONG e associazioni che stiamo incontrando ed incontreremo durante il nostro viaggio. Abbiamo anche fatto la prima intervista a Pacasmayo con un giornalista locale, occasione in più per parlare del Popolo Saharawi.  

Chan Chan sono i resti della città di fango più grande del mondo. Venne costruita dalla civiltà Chimù attorno al IX secolo d.c.

Per girare all'interno del sito ci vuole circa un'oretta. La conservazione è facilitata dalle scarse piogge
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Per mantenerla nel corso dei secoli è necessario fare opera di restauro che significa eliminare la polvere ed il sale marino ed aggiungere fango

Huanchaco è una spiaggia raggiungibile in 40 minuti di bus da Trujillo. Pare che molti stranieri preferiscano avere come base questa località invece di Trujillo. Ci racconta Attilio che negli ultimi anni molti italiani si sono trasferiti qui per far fruttare meglio una pensione che in Italia basterebbe forse solo per un affitto.

Dopo continue richieste degli impiegati di Tecnocasa...

Campagna di prevenzione dei problemi uditivi all'interno del Progetto PININOS. Il progetto è rivolto a circa 1000 bambini in tutte le zone di Trujillo e come obiettivi ha di fornire un pasto giornaliero, l'appoggio scolastico, controllo medico  pediatrico. Quest'anno grazie alla presenza di 2 infermiere statunitensi è stata avviata una campagna vista/udito che mira allo screening dei bambini per individuare le problematiche e, nel caso, fornire cure e dispositivi (es. occhiali)

Insieme allo staff di PININOS e ad un club de madres

Bambini che dormono come sassi in una delle strutture fatte costruire negli anni dal CESVITEM

Insieme ad Attlio che ci ha accolto con una gran gentilezza e soprattutto disponibilità dedicandoci una giornata per mostrarci più attività possibili e con cui abbiamo discusso di eventuali bisogni del CESVITEM di personale paramedico e di come poterlo aiutare nel trovare cooperanti disposti a dare una mano .

Con le magliette ufficiali di CICLANDINA!

Davanti alla Casa de Ciclistas di Lucho a Trujillo. E' la più vecchia e conosciuta. Arrivi, ti spiega come funziona e ti da una stanza e le chiavi. E' gratis ma se vuoi puoi lasciare qualcosa per le spese (luce, acqua..). Passando per di qua non si può non fermarsi, anche perchè è un luogo in cui incontrare altri ciclisti e scambiarsi opinioni. Mentre eravamo li c'era una coppia di argentini che stanno viaggiando cercando di mantenersi con l'arte e la musica (http://www.museoameba.com.ar), poi una coppia di francesi che stanno girando con un carrello che contiene la figlia di 3 anni e mezzo..

Scende la sera a Tembladera
Insieme a Elias giornalista de "Ultimas Noticias" con cui abbiamo fatto un'intervista spaziando dal tema del viaggio a quello del Popolo Saharawi alla fisioterapia ed a quanto servirebbe qui, almeno a detta sua.


Bomba alla diga prima di arrivare a Tembladera

Pedalare di mattina presto è una ottima abitudine durante un viaggio in bicicletta. C'è più fresco, si usufruisce di tutte le ore di luce e così ci si ripara da eventuali imprevisti

Serpi lungo il percorso

Un momentino di relax in una domenica di Luglio

Dopo 1500 mt in salita giungiamo finalmente al passo in cui una indio molto reticente alla fine si decide a farci una foto.. La fatica c'è, ma anche la soddisfazione..

Questa si presta ad interpretazioni... o un luogo in cui non si vogliono incontri promiscui, oppure un posto in cui ci si possa accoppiare tra simili.

La splendida vista sulla Plaza de Armas di Cajamarca dalla camera che ci siamo trovati e soprattutto meritati!

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